Non profit
Il carrello con lanima
Bere il latte dellamico contadino. Confezionarsi i vestiti da sé. Produrre in casa i giochi per i figli...Così le famiglie aderenti alla campagna Bilanci di giustizia riducono i loro consumi.
La solidarietà? Uno stile di vita. Per oltre 300 famiglie italiane, che partecipano ogni anno alla campagna ?Bilanci di giustizia?, l?aiuto al prossimo comincia fra le mura di casa, nelle scelte quotidiane di economia domestica.
L?iniziativa, promossa dall?associazione pacifista ?Beati i costruttori di pace?, presuppone una piccola rivoluzione del privato che consiste nel consumare meno e meglio, ovvero spostando le scelte di acquisto verso i prodotti del consumo ?equo e solidale?, esenti cioè da sfruttamento della mano d?opera, produzioni inquinanti e capitali non coinvolti a vario titolo in industrie militari. Insomma tutti quei prodotti che vanno sotto il marchio ?made in dignity?, fatto in dignità.
Le famiglie ?bilanciste? hanno così a cuore le ragioni del Sud, dello sviluppo sostenibile e dell?ambiente, da compiere, giorno per giorno, scelte coerenti, anche fra gli scaffali di un supermarket. Scelgono la sobrietà consapevoli di vivere in un mondo dove «il 20% della popolazione consuma l?80% delle risorse del pianeta». Una scelta di giustizia, quindi. E ogni giorno compilano diligentemente il bilancio della loro coerenza, annotando il valore economico dei consumi ridotti o stornati su prodotti eticamente garantiti. Secondo il rapporto relativo al 1997, che verrà presentato il 13 settembre prossimo al Seminario minore di Firenze, i nuclei ?bilancisti? sono molto più ?risparmiosi? degli altri. Si tratta di giovani coppie con figli (61%), in età fra i 20 e i 40 anni (49%), con un livello di istruzione medio alta.
Prendendo a paragone i dati Istat del 1996, spendono mediamente 1.366.493 lire al mese contro le 1.465.101 lire spese dalla famiglia tipo italiana. Quanti compilano i ?bilanci di giustizia? spendono molto meno in alimentari (221.771 lire contro 325.645), divertimenti (70.910 contro 106.819), casa (264.458 contro 383.975) e trasporti (131.227 a 143.385). Diversa tendenza per le spese relative alla salute: i bilancisti sono propensi ad utilizzare, per una maggiore sensibilità ambientale, le più costose cure omeopatiche o naturali e in generale la medicina alternativa.
La riduzione dei consumi è poi un obiettivo consolidato di molte famiglie. Il 46,7% dichiara di puntare a diminuire i consumi alimentari, il 44,7% quelli energetici domestici mentre oltre 36 famiglie su 100 mirano a ridurre l?uso dell?automobile. Il rapporto di ?Beati i costruttori di pace? rivela che gli aderenti alla campagna, in buon numero, scelgono l?acquisto diretto (27,6%) o collettivo (19,2%), comprando prevalentemente da piccoli rivenditori locali.
«Un amico contadino ci dà il latte fresco», scrive una famiglia trevigiana, «oltre ad essere buonissimo costa molto meno (quasi la metà) e non facciamo rifiuti». Nella direzione del minor consumo va anche la scelta di autoproduzione, fatta da molte famiglie. Il 41,1% delle famiglie fa autoproduzione di alimentari, il 21,5% di abbigliamento, il 10% produce in casa i giochi per i bambini e 35 bilancisti su 100 si fanno da sé i regali per gli amici e i parenti. Per quanto riguarda gli spostamenti verso i consumi etici, la campagna del ?97 fa registrare percentuali di notevole interesse. Le 300 e passa famiglie coinvolte hanno indirizzato il 38,7% delle loro spese nel settore abbigliamento verso prodotti eticamente garantiti ed hanno spostato i loro consumi secondo criteri di giustizia e sostenibilità in molti altri campi. L?ambiente, ad esempio fa registrare uno spostamento del 29,4%, la salute del 34,7, i divertimenti e la cultura del 26,4%. Il 26,3% dei bilancisti dichiara poi di aver abbandonato o ridotto l?uso dell?automobile in favore dei mezzi pubblici o della bicicletta.
Ma dove finiscono le economie realizzate dalle famiglie che partecipano alla campagna? Lo spiega il Rapporto 1997: 337 milioni complessivamente ricavati (16% in più rispetto al ?96) sono stati investiti in forme di risparmio etico: Banca etica (o altri istituti di credito), investimenti solidali, adozioni a distanza. Come racconta una famiglia bergamasca, nella lettera che accompagna il bilancio annuale: «Per le missioni abbiamo dato il risparmio corrispondente al non utilizzo dell?auto per recarsi al lavoro nel primo semestre del ?97». Un?immagine che fotografa lo spirito di tutta la campagna: sei mesi su e giù con l?autobus, sopportando freddo e pioggia, ma pensando a quel missionario comboniano a cui si è deciso di portare un aiuto.
Per informazioni: Bilanci di giustizia, c/o Mag Venezia, via dell?Ongaro 2a, 30174 Marghera (Ve), tel. 041/5381479.
Cibi e cure naturali
Scacco all?ingiustizia, in venti mosse. Tanti sono infatti gli obiettivi che si pongono i bilancisti italiani. Innanzitutto ?utilizzare i mezzi pubblici in sostituzione della macchina?, e ?ridurre consumi di carburante e la velocità di crociera?. Quindi ?acquistare alimenti biologici? e ?acquistare prodotti nei circuiti del commercio equo e solidale, in sostituzione dei normali acquisti?. Importante anche ?limitare il consumo di carne? e comprare ?frutta e verdura soltanto di stagione?. Per quanto riguarda la casa, si consiglia di ?contenere il grado di riscaldamento degli ambienti?, ?usare detersivi biologici, ? fare ?autoproduzione alimentare?, e ?autoprodurre oggetti per la casa, invece di acquistarli? senza dimenticare di ?riparare e riutilizzare elettrodomestici , arredi, oggetti?. ? Per il vestiario, si suggerisce ?l?autoproduzione dei capi di abbigliamento? e ?lo scambio di abiti con amici e parenti?. Fra i comportamenti consigliati troviamo poi ?curarsi con metodi naturali?, ?fare vacanze ecocompatibili e solidali?.
Al mese spendo…
Capitoli spesa bilancisti famiglie Istat
Alimentari 221.771 325.645
Abbigliamento 62.843 97.335
Salute 51.764 30.272
Divertimenti, cultura 70.910 106.819
Casa 264.458 383.975
Trasporti 131.227 143.385
Beni durevoli 373.402 –
Igiene 26.344 37.970
Totale 1.366.495 1.465.101
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